Con la sua eccezionale, sempre puntuale critica, recentemente il filosofo ALDO MASULLO ha sottolineato nella sua Intervista quanto “siamo tutti storditi e soli” dinanzi ad una crisi del mondo in cui viviamo in questi giorni, in questi mesi. 

Ciò lo induce a sottolineare il rischio dello “sfasciarsi” del mondo dal quale siamo travolti e “a rischio di sfasciarsi”.  E non ha timore ad esprimere “molta paura come quando ci fu la guerra”! Un dolore diffuso che quasi ci impedisce di pensare. La sua considerazione induce a riflettere che numerosi saranno i cambiamenti.  Ma ciò che soprattutto ci sconvolge, io credo, è il non essere in grado di controllarne le caratteristiche, né “opporre una resistenza attiva”.

Ciò che più mi ha colpito del pensiero del Prof. Masullo è stata la sua “idea” della solitudine dell’individuo che, a suo parere, non riesce a ritrovare in se stesso la spinta per agganciare il suo timoroso attuale vivere confrontandosi con gli altri, suoi simili.

Abbiamo abdicato ad ogni “relazione con gli altri”.  Neppure riusciamo a considerare che altri comunque riprendono una qualche lotta attiva, sia pure rischiando la vita. La pessimistica conclusione di Masullo sembra ispirabile allo stordimento, forse un modo per superare la “paura”.

Ma ciò che soprattutto mi ha colpito è il rischio dello “sfasciarsi”, di non riuscire cioè a ritrovare la forza della relazione tra gli umani. Solo ciò accentuerà inevitabilmente, io credo, il pensare alla forza intrinseca dell’umanità per ritrovare la volontà di una valida ripresa sociale.

Come sostiene il Prof. Masullo sembra offuscata, incapace, ogni volontà per ridare slancio ad una nuova e diversa esistenza. E precisa, il filosofo, amaramente, che sarà assai complesso evitare gli errori commessi.

Grande dovrà essere il coraggio, scrive Aldo Masullo: ”Siamo fantasmi senza corpo”. 

Del resto, anche lo stesso Romano Prodi non nasconde che “mentre l’epidemia si sparge in tutti i continenti, non inattesa sarà la caduta economica”.

E, dunque, immediate dovranno essere le decisioni e insieme la ripresa e il recupero dell’agire di ciascuno di noi ritrovando il senso del vivere, superando ogni superficialità interiore ed esteriore.

(Intervista del Prof. Aldo Masullo da "Il Mattino", domenica 5 aprile 2020)