All’esame di maturità, luglio 1958, intimidita davanti alla commissione, dopo aver sostenuto l’esame di Italiano,di Matematica, di Fisica, passo a quello di Storia e Filosofia.

Pongo sulla cattedra il classico di Antonio Rosmini che portavamo all’esame.

Il professore visibilmente contento comincia a interrogarmi.

Inizia allora un dialogo divertente e interessante: un excursus dalle origini del pensiero greco ai giorni di … allora.

Molto bene, penso: Lucia, stai andando alla grande!

Il professore Guido Giugni prima di iniziare l’esame di Storia mi dice: signorina Amendola - mi parli del suo omonimo Giovanni Amendola.

Taccio disorientata. Con la storia eravamo alla rivoluzione francese. Della storia moderna ricordavo le fughe ai rifugi durante gli allarmi, sapevo che mio padre era morto, proprio uscendo dal liceo Tasso, il 21 giugno 1943 a causa di un bombardamento. Conoscevo poche notizie sul conflitto mondiale.

Giovanni Amendola, chi era costui?

Ignoranza totale. Non tento di dire qualcosa. Non lo sapevo.

Leggo la delusione nel volto dell’esaminatore. L’esame prosegue, anche bene, ma spento.

“Peccato - mi dice Giugni - peccato: in filosofia le avrei dato dieci. Ma ora le darò sette in  Filosofia e sette in Storia.”

Torno a casa. Racconto dell’esame a mia madre, che mi parla dell’assassinio di Giovanni Amendola da parte dei fascisti: si trattava di un parlamentare liberale, eroe dell’antifascismo. La città di Salerno gli aveva dedicato una piazza e una statua.

In tempi recenti ho addirittura scoperto che mio nonno Aniello Amendola di Castellammare di Stabia  e Giovanni Amendola di Sarno erano cugini.

Mio nonno! abile mastro d’ascia era cugino di Giovanni Amendola e io alla maturità non sapevo neanche chi fosse.

Da anni sto compilando un albero genealogico nonché un libro di famiglia, ma i tanti impegni con i carissimi nipotini mi facevano procedere a passi di lumaca.

Ora l’isolamento per il Coronavirus mi ha fatto dedicare più tempo alla mia ricerca. Faccio ricerche sul web, compro un libro di Giorgio Amendola sulla vita del padre …  guardo …  scopro somiglianze.